Oggi vi parliamo di una forma d’arte che nasce da poco più del nulla, dalla polvere.
Scott Wade, già soprannominato “il Da Vinci della polvere” o “il Michelangelo del Fango” (anche se lui preferisce il più umile “L’artista delle auto sporche”), è quell’uomo che, al contrario della maggior parte di noi, quando vede un’auto sporca e impolverata impazzisce dalla gioia. Lo immagino che si avvicina, osserva e contempla la macchina zozza e poi fa partire la sua creatività e la sua mano sul finestrino/lunotto che da lì a poco si trasformerà in vera e propria opera d’arte. Eccone le prove:
Wade, da quanto afferma sul suo blog, ricorda che le prime “opere d’arte” disegnate sui lunotti non erano niente più che le classiche frasi “Wash me” con qualche faccina sorridente di contorno. Poi il suo lavoro è cresciuto con creatività e si è dotato di strumenti quali pennelli e spatole per realizzare forme d’arte sempre più complesse. Infine ha elaborato e sperimentato tecniche sempre più evolute per arrivare a questi splendidi capolavori. Ce lo racconta in questo video:
Clicca qui per vedere il video incorporato.
Il suo talento, negli anni, ha persino attirato l’attenzione della Mitsubishi che lo ha “ingaggiato” per uno spot stampa.
Pensate a lui la prossima volta che trovate scritto “Lavami st….o” sul lunotto della vostra auto ;-)
A voi il link a tutte le “opere in polvere” di Scott Wade.